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Themistius - In De anima » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 537

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


Restaci a dichiarare ora perché il Petrarca dicesse:
Contra le qua' non vale elmo né scudo;
il che egli fece per dimostrare l'infinita potenza d'Amo-
re, alla quale niuno può resistere, perché, come disse
Vergilio:
Omnia vincit Amor, et nos cedamus Amori;
perché come a quel colpo, pigliando la traslazione
da' soldati, al quale non può uomo né con elmo né con
iscudo difendersi, non è riparo alcuno, così a quegli
affetti che non cedono al discorso e alla ragione, non si
può rimedio trovare; e conforme a questo luogo gene-
rale disse altrove di sé particolarmente:
Ma voi, occhi beati, ond'io soffersi
Quel colpo, ove non valse elmo né scudo.

E chi dubita che più puote assai una parola sola o un
cenno che tutte l'armi del mondo? e però disse il me-
desimo:
e io ch'arei giurato
Difendermi da uom coverto d'arme,
Con parole e con cenni fui legato.

Né meno apertamente o leggiadramente disse l'altro
Petrarca in tutto quell'alto e grave sonetto:
Porto, se 'l valor vostro arme e perigli, ec.
E di vero
Che non si vince Amor se non fuggendo,
come disse questo medesimo Petrarca novello; e anco
bisogna fuggir ben ratto senza mai o fermarsi o indie-
tro rivolgersi. E questo verso eziandio può all'Amor di-
vino e celeste convenire, anzi viepiù che al terrestre ed
umano, conciosiacosaché chi ha l'animo elevato, meno
resiste a' colpi delle bellezze interne, che non fanno i
cupidi e ingordi dei piaceri carnali, a quegli delle bel-
lezze corporee; se non che quanto fa bene chiunche con-


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