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Biblia, Mt » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 554

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Onde è che s'ami e odii più uno che un altro
senza saperne molte volte la cagione
Dubbio Quarto.


Coloro che ogni cosa nei cieli e al destino riferi-
scono, sono da questa e tutte altre simili quistioni e dub-
bi liberati, ma coloro che concedono il libero arbitrio,
non possono sciogliere cotai dubbi senza fatica grandissi-
ma; perciocché ognuno sa per certissima esperienza, che
tutti i begli non sono begli a ciascuno parimente, anzi
quello che a uno par bello, a un altro non piace, e all'op-
posto quello che a chicchessia pare sozzo e deforme, ad
alcuno altro pare bello e graziato; anzi più, giudicherà
alcuno alcun bello esser bello, e non di manco non
sarà più che tanto mosso da quello, e nondimeno esso
medesimo conoscerà e confesserà alcun bello esser men
bello di quello, e tuttavia l'amerà più. Ma quale è più
o maraviglioso a pensare o malagevole a trovarne la ca-
gione, che quello che prova ciascuno ogni dì, anzi ad
ogn'ora in se medesimo? e questo è il porre o affezione
o odio ad alcuno senza averlo mai sentito ricordare non
che veduto, se non allora; e pure è vero che sempre
tra due che discordino o facciano lite tra loro, inchinia-
mo più l'animo ad uno che ad un altro, e, come si di-
ce, pigliamo parte, senza saper perché ciò facciamo. Al-
cuni per isciogliere questo dubbio dicono, ciò procedere-
da una certa somiglianza la quale si ritruova tra' più,
la qual nasce dalla temperatura e complessione del cor-
po; onde tutti coloro che hanno somigliante comples-
sione o temperatura, sono inchinati all'amar l'uno l'al-
tro. E perché si veggono molti grandemente amarsi, i
quali nondimeno sono diversi di complessione e di na-


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