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Plato - Sophista » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 602

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


logna, ed altri modi somiglianti. Possiamo dunque par-
lare di questo verbo farneticare in due modi: o quan-
do significa farneticare propiamente, come si dichiarò
di sopra, o quando significa non farneticare propiamen-
te, ma, per una cotale o somiglianza o traslazione, fare
o dire cose somiglianti a quelle che dicono i farneticanti;
ed in questo modo disse il Boccaccio nella piacevolis-
sima Novella di Calandrino: a me pare egli esser cer-
to che egli è ora a casa a desinare, e noi ha lasciati
nel farnetico d'andar cercando le pietre nere giù per
lo Mugnone.
Nel qual luogo si vede che si piglia far-
netico non per dir cose stolte, ma per farle, ed insom-
ma non significa altro in questo luogo, che nella pazzia
ovvero mellonaggine di far quello che non si doveva fa-
re da chi fusse stato in cervello. E nella novella della
Niccolosa disse: Pinuccio avendo raccolto ciò che detto
s'era, comincio a guisa d'uom che sognasse ad en-
trare in altri farnetichi;
dove si vede che quella parola
farnetichi si piglia non per fare cose fuori di proposito,
ma per dirle, e tanta significava farnetichi allora in
questa significazione, quanto quello che diciamo oggi
spropositi. E questi sono, se non m'inganno, i significati
di farneticare e di farnetico. Ma perché noi usiamo
molte volte questo verbo vagellare nel medesimo sen-
timento che farneticare, così propio come traslato,
onde si chiama ancora il vagello dei tintori, devemo sa-
pere che vacillare nella lingua latina, detto o dalle navi
vote, le quali non istanno ferme, ma vanno ora da una
banda ed ora dall'altra, o dal bastone col quale s'ap-
poggiano i vecchi, che i Latini chiamano baculum, si-
gnifica propiamente non potere star fermo in sur un piè,
ma mutarsi ora in su l'uno ed ora in su l'altro; ma per
traslazione si riferisce all'animo, e si piglia per essere
incostante, dubbio, e quasi zoppicare col cervello: e di


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