BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Philo Alexandrinus - De opificio mundi » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 623

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


potius indicativi modi, quasi dical nugaris et fri-
vola dicis;
alle parole del quale non credo io che si
debba prestar fede da alcuno, e massimamente contra
la verità; perciocché sebbene egli fu uomo buono e forse
dotto, attese però piuttosto ad arricchire sé; che fare
dotti gli altri; dico che Messer Pagolo d'Aldo nelle sue
dotte ed elegantissime annotazioni sopra le Pistole di
M. Tullio chiamate Familiari, sponendo quelle parole:
sed ego fortasse vaticinor, dice puntualmente: Non
est hic vaticinor pro divino, sed pro ariolor et quasi
deliro, ut etiam in oratione pro Sextio: Vaticinari
eos atque insanire dicebat.
E Messer Piero Vettori,
compar mio osservandissimo, nelle sue eleganti e dot-
tissime annotazioni seconde sopra le medesime Pisto-
le
, sponendo le medesime parole ed approvando la di-
chiarazione di Messer Pagolo, dice queste stesse paro-
le: Recte hoc verbum declarat Paulus, eodemque et
ipse intellectu accipiendum puto: quam autem vim
hic habet vaticinor, eandemque in Phormione par huic
assimileque verbum habet ariolor;
e soggiugne: Potuis-
set hoc aliquos fallere, quod et rarior est hic signifi-
catus hujus verbi, et senes etiam oraculis divinationi-
busque gaudent, et ipsi res futuras divinare libenter
solent; e poco di poi soggiugne ancora: Sed, ut dixi-
mus, verus ille sensus est, nam inquit statim: recordor
enim desperationes eorum qui senes erant adolescente
me, et quae sequuntur.

Delle quali autorità prima cavo che vaticinor e
hariolor non sono propi a farneticare, come disse chi
ci riprese, perché altramente non accadeva dire a Mes-
ser Pagolo: non est hic vaticinor pro divino, sed pro
ariolor et quasi deliro;
né a Messer Piero: quod et ra-
rior est hic significatus hujus verbi;
né gli sarebbe stato
necessario avvertire i lettori dicendo: potuisset hoc ali-


pagina successiva »
 
p. 623 [II, 125]