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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie

no farnetico, queste parole: vaticinor (χρησμῳδέω, μαν-
τεύομαι) pen. cor. significat Divino. Nam uti a fato et
dico, fatidicus, ita a fato et cano, vaticinor, quasi fa-
ticinor. Cic. 1. de Divin. Illud quod volumus expressum
est, ut vaticinari furor vera soleat. Ma perché io non
voglio essere tenuto presuntuoso a volere interpretare
le cose dei vivi, mi rimetterò alla dichiarazione di lui,
il quale se dicesse altramente che io, quando bene ce-
dessi alla autorità sua, non crederrei però in questo
caso alla dottrina. E so bene che Messer Piero Vettori
pare che le intenda ed interpreti diversamente da me,
ma ciascuno ha il suo giudizio, ed io volentieri mi ri-
metto di questo agli altri; dico bene, che l'esempio al-
legato da lui nel Formione, onde sono nati tanti ro-
mori, non vuoi dire tu farnetichi in modo alcuno,
cioè propiamente né per metafora, come hanno cre-
duto e credono molti, anzi vuoi significare tutto il con-
trario. E sebbene a chi intende la lingua latina il sen-
timento di quel luogo è assai manifesto, tuttavia son
costretto per soddisfare a chi debbo, di dichiararlo; e
so bene che i forestieri, i quali né sanno né potrebbero
credere mai la millesima parte delle persecuzioni mie,
si riderebbero di me, se vedessero che io mi pongo a
dichiarare per difendermi da calunnie sì manifeste.
Dico dunque che Fedria non potendo ottenere da
Borio di farlo alquanto soprastare colle sue promesse,
gli dice: Non mihi credis? Dorio gli risponde: Hario-
lare. La quale parola se è nel modo imperativo, come
vogliono alcuni, non vuol dire altro che apponti, ov-
vero indovinalo; volendo mostrare in cotal modo e con
quella parola di non volergli credere; ed è tanto noto
questo significato, che infino a colui che traslato Te-
renzio, il quale poche volte si suole apporre nei luoghi
punto difficili, lo tradusse indovina. E chi non conosce

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