BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Origenes - In Evangelium Johannis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 68

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


superfluo dell'umido nutrimentale, e questi tali membri
dal superfluo dell'umido naturale. E chi vuol vedere
non esser favola quello che dice Virgilio nel VI:
Et iuvenis quondam, nunc foemina Caeneus,
Rursus et in veterem fato revoluta figuram,

legga Plinio nel IV capitolo del VII libro, dove egli
non solo allega chi dice che le femmine diventano al-
cuna volta maschi, ma racconta d'aver veduto egli
nell'Affrica uno, che il dì delle nozze, di donna novella
diventò sposo. Ed il medesimo Plinio, autore gravis-
simo afferma, che Nerone faceva tirare la sua carretta
a cavalle ermafrodite, talché pareva strano arnese a ve-
dere un mostro sì grande tirato da duoi altri mostri.

Problema quinto.

Mostro e mostruose si chiamano, come dice Ari-
stotile, tutte quelle cose le quali sono fuori della Natura,
non della Natura universale e che è sempre così, perché
contra né fuori di questa non si fa mai cosa alcuna, ma
fuori di quella Natura la quale è le più volte così, benché
alcuna volta sia altramente: e questo si chiama mostro
e cosa mostruosa. Qual sia la cagione efficiente di questi
mostri è malagevole a sapere: perciocché alcuni la rife-
riscono nel seme del maschio e ne' principii moventi, al-
cuni ne' corpi celesti: alcuni credevano, che si confon-
dessero e mescolassero insieme più spermi di diverse
spezie; il che non può essere, perché si corromperebbero
l'uno l'altro. Democrito credeva che venisse, perché
duoi semi cadessero nella matrice successivamente, cioè
l'uno dopo l'altro, o d'una medesima spezie o di di-
verse, e avendo cominciato il primo ad operare e for-
mare i membri, l'altro si mescolava con esso lui, e co-
minciava anco egli ad operare, e così si raddoppiavano


pagina successiva »
 
p. 68 [I, 68]