BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Petrarca, Francesco - Triumphi » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 636

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


io li dissi che volevo fare, dimandandoli se avevano a
far soli: non so se m'intesono, ma io non intesi già
loro, se non il menar delle mani; così si stette un poco
alle mani, tanto che fummo divisi, e così m'andai a
casa a mettermi il giaco e le maniche, perché uno de-
gli tre si vedeva che l'aveva, e uscii fuora per riaf-
frontarli; trova'li in piazza, luogo di franchigia, e lì
si stette per insino a un'ora di notte; non uscirono di
piazza; e così si sta.

Parere sul caso dello schiaffo
dato dal cap. Ffrancesco de' Medici all'Ab. de' Rucellai


II Capitano Francesco de' Medici nobile fiorentino
avendo, come si può vedere per una informazione da
lui fatta quando era sostenuto dal Bargello, e mandata
allo Illustrissimo ed Eccellentissimo signor Duca di Fi-
renze, sopportate più tempo alcune ingiurie fattegli dal
signor Abate Messer Pandolfo Rucellai, anch'egli nobile
fiorentino e suo parente, in persone per le quali era
tenuto doversene risentire se detto Abate non fusse stato
persona ecclesiastica, fu ultimamente dal medesimo
Abate nelle medesime persone gravemente offeso; onde
egli non sappiendo che fare si dovesse, perché dall'uno
de' lati giudicava di non potere onoratamente né deve-
re, secondo le leggi e lo stile di cavalleria, contra uno
che professione di arme non facesse, risentirsene,
s'uscì, per isfogare l'ira, di casa tutto pieno di colle-
ra, e trovato a sorte in piazza il capitano Batista Car-
nesecchi, col quale egli suole più che con alcuno altro
familiarmente motteggiare, entrò seco in ragionamenti;
e vedendo passareFilippoMannelli suo amicissimo,
chiamatolo a se gli disse: Di grazia, menami oggi a
spasso in alcun luogo a passare fantasia; Filippo gli


pagina successiva »
 
p. 636 [II, 139]