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Boccaccio, Giovanni - Decameron » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 670

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


Principe andò a'ncontrargli con gran cavalcata presso
alla Loggia. Se avete comodità raccomandatemi umil-
mente all'Eccellenza del Sig. Marchese. State sano.
Di Firenze agli XVI di Maggio del MDLV.
Serv. di V. S.
Benedetto Varchi.

(fuori)
Al Molto Mag. e Valoroso Cap. il Cap.,
Francesco de' Medici Sig. suo Osser.
Nel felicissimo Esercito di S. E. S.
In propia mano.
Molto Mag. e Rev. Sig. mio Oss.
Giovedì sera, che fummo agli 16, il gentilissimo
Marcantonio Tombano, trovandolo io a sorte in piaz-
za, mi disse cose dell'animo di V. S. le quali mi giun-
sero care sì e gioconde oltremodo, ma non già punto
nuove, conoscendo io più anni sono l'altezza e generosità
di quello; onde la sera stessa scrissi per doppie lettere
al CapitanoFrancesco, e prima che ciò facessi, volli il
consiglio del Reverendissimo Monsignor di Cortona, il
quale è, sì come io, molto affezionato a V.S., sì per le
qualità di lei stessa e sì per le singolarissime virtù del
Reverendissimo Monsignor l'Arcivescovo di Benevento
vostro zio; e S.S. non solo me ne confortò, ma prese gran-
dissimo piacere, lodando molto la buona mente di V. S.
Io potrei dire molte cose, ma per non infastidire V. S. dirò
solo che il Capitano Francesco avendo fatto l'errore che
fece mosso da ira, passata quella, molto si dolse d'aver
ciò fatto; dico ancora in quel tempo che egli e gli altri
credevano che la cagione dell'ira fusse stata giustissima;
ma poi che io gli dissi liberamente, come soglio, tutto
quello che detto m'avea Messer Marcantonio sopradet-
to, e ciò fu cheV. S. favellò non pur modestamente


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