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Biblia, Gn » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 675

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


lettere, perché io non ho copia. State sano, ed aman-
domi come fate e come io osservo voi, scrivetemi
quanto prima.
Di Firenze agli XXI di Maggio del MDLV
Serv. di V. S.
Benedetto Varchi.

(fuori)
Al Molto Mag. e Valoroso S. suo Osser.
Il S. Cap. Francesco de' Medici
Nel feliciss. Esercito di S. E. Illustriss.
Molto Magn. e Valoroso Sig. mio Osserv.
Tornando iersera a casa trovai il cavallo con due
lettere di V. S., una de' XIX e l'altra de' XX da Pienza.
Quanto al cavallo, Tonino lo governa e governerà be-
nissimo; ed io voglio menarlo a un maniscalco, perché
essendo venuto sferrato dal piè destro di dietro, zoppi-
ca assai bene, e mi pare che sotto il ginocchio sia un
poco d'enfiato da due parti, ma a tutto si provvederà
con diligenza. Il Discorso mandarò, come dite, a casa
vostra, perché non è stato a tempo, che ieri si cominciò
e fornì la risposta, la quale Messer Lelio copiarà e la vi
mandarà, come vi scrissi ieri. Scriverrà dinanzi la rispo-
sta che io aveva fatto prima a quei cinque Capi, la quale
mandarete o non mandarete, come vi parrà. Non vor-
rei già che Messer Giovanni de' Rossi ne facesse capo,
perché, come vi dissi, sono certo ha fatto ogni cosa per
l'amore che vi porta grandissimo, ed io ancora ne gli
ho obbligo; però quando rispondete alla sua datami
da Carlo Mancini e mandatavi colle mie, dite due pa-
role di questo fatto, o almeno quando mandateli la mia
risposta; benché egli, penso, mi conosce e sa ch'io
prepongo il vero a tutte le cose. E se avessi seguitato
l'ordinaria modestia mia nelle parole, come arei fatto


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