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Plato - Epinomis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 73

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


dice della forma e della materia, e ancora di tutto il
composto; benché la forma sia più nobile non pure della
materia sola, ma ancora della forma e materia insieme,
cioè del composto, secondo la più vera sentenza de' mi-
gliori filosofi.
Onde è, che generalmente tutti gli animali hanno
il tempo diterminato, quanto portino i figliuoli nel ven-
tre; solo la donna non l'ha? Forse perché gli altri
animali hanno il modo del vivere loro più uniforme,
e per questo sono più uniformi nella complessione; ma
gli uomini avendo vari gusti e diversi, generano seme
vario e diverso l'uno dall'altro; e così le donne mestruo
diverso e vario l'una dall'altra. E quinci viene, secondo
alcuni, che certi generano più giovani, e certi più vec-
chi, e certi non mai, secondo le diverse e varie comples-
sioni. E quinci medesimamente, secondo i medesimi,
vengono le tante diversità che dicemmo di sopra nel
generare.
Onde è, che portando le madri ordinariamente il
parto in corpo nove mesi, Vergilio disse:
Matri longa decem tulerunt fastidia menses;
e Terenzio ancora disse: Questo è il decimo mese?
Forse perché quando il parto fosse debile, e la madre
di buon pasto, si potrebbe prolungare infino al decimo
mese e più. O più tosto è da dire, che il parto è di dieci
mesi sempre, cioè di nove interi e perfetti, e d'un moz-
zo e imperfetto, cioè secondo i dieci primi dì del deci-
mo: e però dicendosi dieci mesi, sono in verità nove
forniti, e toccano del decimo.
Se il padre dà solamente l'anima al figliuolo, e la
madre il corpo solamente, onde è che la madre ama
più i figliuoli, che non fanno i padri, come dice Aristo-
tile nell'Etica, devendo essere tutto il contrario, essendo
tanto più nobile l'anima del corpo, quanto la materia


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