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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


Raccomandatemi a Messer Giovanni, il quale penso
v'arà parlato di questa cosa, e certo mostra gran disi-
derio che ella si conchiuda, e tiene che non solo si pos-
sa, ma si debba quanto più tosto darle fine, come egli
stesso vi dirà. Voi non m'avete scritto cosa alcuna
della risposta fatta da me a quelle obbiezioni, tanto,
non so che dirmi, false o ridicole, clic quasi mi vergo-
gno d'avervi risposto da dovero. Scrivetemi, se lo sa-
pete, chi furono gli Autori, che se non furono notai,
saranno staiti mercatanti, cioè brigate che non s'inten-
dono delle cose dell'onore, secondo però il giudizio mio.
Monsignor lo Governatore ringrazia molto V. S. e molto
se le offerisce e raccomanda, come fo ancora io. State
sano e amatemi.
D'Orvieto agli XVIII di Luglio del MDLV.
Serv. di V. S.
Benedetto Varchi.

(fuori)
Al Molto Mag. E Valoroso Sig. suo Oss.
Il Capitano Francesco de' Medici
A Firenze

Copia d'una lettera del signor duca di Fiorenza
allo Abate de' Rucellai
data in Fiorenza il dì 30 novembre 1555


Reverendo Abate
Abbiamo inteso per la vostra la buona disposi-
zione che tenete di voler conchiudere la pace col Ca-
pitano Francesco de' Medici, ogni volta che da lui vi
sarà tribuito tutto quello che dite avervi più volte pro-
messo e che vi si conviene per scarico dell'onor vo-
stro, il che noi non intendiamo altrimenti, e lui ha
largamente promesso di voler fare. E perché voi nell'al-
ligata vostra mostrate non tenere né manco principal


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