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Origenes - In Evangelium Johannis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 763

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


dalla scienza divina; le quali però presuppongono le
scienze ovvero arti razionali come loro strumenti.

Divisione della Filosofia reale pratica.

La Filosofia reale pratica si divide principalmente
in due parti. La prima e più degna si chiama agibile, la
quale tratta non di cose necessarie, e conseguentemente
incorrottibili e sempiterne, come fa la Filosofia reale con-
templativa, ma tratta di cose contingenti e fatte dagli
uomini, e conseguentemente che possono essere e non
essere; e questa si ridivide in tre parti: in Etica ovvero
Morale, la quale considera principalmente i costumi d'un
uomo solo; in Economia ovvero Familiare, la quale in-
segna come debba governare la casa sua un padre di fa-
miglia; la terza e ultima si chiama Politica, cioè Civile,
la quale dichiara come si debbano reggere e governare
gli stati, così le repubbliche come i regni; e questa è
più nobile dell'altre due, e si chiama comunemente scien-
za civile, e, con una parola, prudenza. La seconda ed
ultima parte si chiama fattibile, e sotto questa si com-
prendono tutte le arti chiamate volgarmente Meccani-
che; onde tutta questa parte si chiama Arte, ed è diffe-
rente dalla prudenza, perché, oltra che quasi tutte l'arti
lasciano, oltra l'operazione, alcuna opera, come si vede
nel fabbricare una nave, dove oltra l'operazione, cioè
oltra la fabbricazione, rimane ancora l'opera, cioè essa
nave, il fine delle cose agibili che caggiono sotto la pru-
denza, sono sempre l'operazioni stesse, dove nelle fat-
tibili che caggiono sotto l'arte, il fine non sono esse o-
perazioni né ancora esse opere, ma l'uso; perché niuno
fa una nave per fare una nave, ma per navigare con
ella: e similmente di tutte l'altre arti; dove la prudenza
non fa cosa alcuna se non per farla, anzi se la facesse


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