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Vergilius Maro, Publius (Pseudo) - Catalepton » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 769

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


citazione, facendovi dentro tal pratica che possa servir-
sene e metterlo in opera a sua voglia e con agevolezza.
Per dovere conseguire alcun fine; queste parole son po-
ste in luogo della differenza, la quale distingue e separa
questo abito dagli altri abiti dell'intelletto, i quali, co-
me ne insegna il Filosofo nel sesto dell'Etica, sono
cinque: tre che si maneggiano circa cose universali e
necessarie, chiamati da lui intelletto, sapienza e scien-
za; e due che considerano solo cose particolari e con-
tingenti, cioè elle possono essere e non essere, chiamati
dal medesimo prudenza ed arte. I quali cinque abiti
considerati in se non cercano di acquistare alcun fine,
come fa il metodo, ma sono essi fini e perfezioni dove
si riposa e contenta l'animo. E così avemo veduto che
il metodo non è altro che un abito ovvero ferma dispo-
sizione della mente ovvero animo nostro per acquistarsi
alcun fine, cioè alcuno de' cinque abiti narrati di sopra;
arte, prudenza, scienza, sapienza, intelletto. Ed in
questo significato non hanno i Latini da poterlo spri-
mere con una parola sola, ma dicono ora viae quando
ratio, ma le più volte congiugnendole amendue dicono
via et ratio, e talvolta artifizio; e bene spesso quello
che noi chiamiamo metodi ovvero abiti razionali, si
chiamano dai traduttori e da' filosofidottrine, cioè vie,
modi o maniere da insegnare qualunche o arte o scien-
za dirittamente e con ragione. E questo baste quanto
alla diffinizione così del nome come della natura e qui-
dità del metodo.

Se i metodi sono necessari
ad acquistare le scienze e l'arti.


Che niuna arte si possa apprendere senza metodo,
è cosa assai manifesta: a chiunche considera che cosa


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