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Catullus, Gaius Valerius - Carmina » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 775

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


ovvero parti formali infino all'ultima spezie, ovvero
spezialissima, ed in questa dimandava che si fermasse
chi divideva, come si vede ancora in Porfirio.
Chi volesse dunque dividere, per cagione d'esem-
pio, la voce, potrebbe dire così: delle voci alcune
sono inarticolate e confuse, le quali non si possono
scrivere, come l'abbaiare de' cani e l'anitrire de' ca-
valli ed altre tali; alcune articolate e distinte, le quali
si possono scrivere, come le voci umane; della voce u-
mana alcuna è semplice, la quale non si può dividere
in parti che siano in atto, come b. c. e tutte l'altre
lettere; alcuna è composta, la quale si può dividere
in parti attuali, come ba, be, bi, bo, bu, e tutte
l'altre somiglianti, delle composte, alcune significano
alcuna cosa, come sono i nomi ed i verbi, alcune non
significano cosa alcuna; come buf, baf, caffaggia, lu-
merbio e simil; delle significanti, alcune significano
o sostanza o qualità, e queste sono i nomi; alcune si-
gnificano fare o patire con tempo, e queste sono i ver-
bi; alcune servono a queste due, come sono l'altre
parti, come avverbi, preposizioni e l'altre. Da questa
divisione si può vedere onde e come nasce la Grama-
tica, ed il modo di insegnarla e d'appararla come si di-
rà più apertamente di sotto negli ordini delle dottrine.
Ed infin qui baste della via e maniera divisiva.

Del metodo risolutivo.

Come dividere significa propiamente risolvere il
tutto nelle sue parti, così risolvere propiamente signifi-
ca dividere alcun composto in quelle parti che lo com-
pongono; la qual cosa, come si vide di sopra, è una spe-
zie di divisione, è per questo molti hanno lasciato in-
dietro la via risolutiva comprendendola sotto la divisi-


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