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Boccaccio, Giovanni - Decameron » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 778

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


sappiamo se è, e non si può cognoscere mediante la di-
visione per lo essere egli individuo, e non avere le dif-
ferenze essenziali; onde in cotal caso è necessario ser-
virsi della risoluzione, e perciò la divisiva e la risoluti-
va s'usano nel fare dell'arti per lo più amendue insie-
me, avendo l'una dell'altra bisogno il più delle volte; ho
detto nel fare e nel costituire l'arti, perché queste due
sole servono all'arti, come l'altre due, cioè la diffiniti-
va e la dimostrativa, servono solo alle scienze, per le ra-
gioni che di sotto si diranno. Ed infin qui sia abbastanza
della maniera compositiva.

Del metodo diffinitivo.

Diffinire alcuna cosa non è altro che spiegare bre-
vissimamente e dimostrare la natura ed essenza sua; onde
ciascuna volta che noi volemo sapere che sia alcuna co-
sa, ed investigare l'essenza e sostanza sua, e, come di-
cono i filosofi, la quidità, è necessario diffinirla; ed a
diffinire che che sia giovano grandissimamente la dot-
trina divisiva e compositiva, in tanto che alcuni disse-
ro che i metodi non erano se non due, il diffinitivo e'l
dimostrativo, comprendendo sotto il diffinitivo il divi-
sivo, il risolutivo e'l compositivo. Ed è tanto necessa-
ria questa via diffinitiva, che senza lei non si può fare
dimostrazione nessuna, perché il mezzo di tutte le di-
mostrazioni è la diffinizione, come si vedrà di sotto. On-
de quando volemo conoscere la natura d'alcuna cosa,
la quale non si possa né dividere per lo non esser dop-
pia, né dimostrare per lo non avere il mezzo, noi
andiamo investigando sotto che genere ella è, e trovato
quello, l'andiamo dividendo per le sue differenze op-
poste, e così andiamo facendo tanto che noi arriviamo
a quella spezie che noi cercavamo. Verbigrazia, se noi


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