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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


dine compositivo non è altro che un collegamento il
quale comincia da alcuna cosa universale, confusa ed
imperfetta, e procede di mano in mano tanto che for-
nisce in una particolare distinta e perfetta. E come si
può insegnare, verbigrazia, la Grammatica più atta-
mente che cominciare prima dalle lettere, poi dalle sil-
labe, poi dalla dizione, la quale comprende tutte l'otto
parti dell'orazione? E chi volesse insegnare edificare,
esempigrazia, una nave, come potrebbe far meglio che
cominciare da' primi principii, cioè da' legni che servo-
no come per costole e fanno il guscio, e seguitare di ma-
no in mano infino alla gaggia ed ultimo fine? Il mede-
simo si vede nell'edificare una casa, e quasi in tutte
l'arti manuali si procede con questo ordine compositi-
vo, del quale basta aver detto fin qui.

Dell'ordine risolutivo.

Come l'ordine compositivo non è altro che un pro-
cesso dalle cose universali, confuse ed imperfette alle
cose particolari distinte e perfette, e, per dirlo più breve-
mente, da' principii ai suoi principiati, così il risolutivo,
che è il contrario, non è altro che un processo ovvero
andamento dalle cose perfette, distinte e particolari, alle
imperfette, confuse ed universali, ed insomma dai prin-
cipiati ai suoi principii. E perché questo ordine è molto
atto a trovare, perciò fu usato da Galeno nell'ordina-
re e constituire la Medicina, usando sempre in esso al-
cuno de' quattro metodi sopra detti; e chi volesse inse-
gnare la Grammatica, potrebbe cominciare a risolvere
l'orazione ovvero il parlare nelle sue otto parti, e cia-
scuna di esse in sillabe, e le sillabe in lettere. Ma nel
vero il compositivo è più atto, sebbene il risolutivo è
più dotto, perché in alcuna cosa è più malagevole il


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