Varchi, Benedetto
Lezioni sul Dante e prose varie
Di quei capi
che i Greci chiamano prolegomeni
o proteorie
ed i Latini precognizioni
Sogliono gli spositori greci, i quali non sono me-
no diligenti che dotti, sempre che essi pigliano a spor-
re o comentare qual si voglia libro, dichiarare primie-
ramente alcuni capi che si chiamano da loro grecamente
Prolegomeni, cioè cose che si dicono innanzi, e da' fi-
losofi latini, i quali andarono imitando i Greci, Preco-
gnizioni, cioè cose le quali si deono conoscere prima, cioè
sapere innanzi che si venga alla sposizione e dichiara-
zione del testo; senza i quali capi sarebbe, se non im-
possibile, certo malagevole intendere perfettamente le
cose che in esso libro si contengono e trattano. E sono
questi Prolegomeni ovvero precognizioni quando più e
quando meno, secondo che più o meno è così la scurità
del libro come la dottrina e capacità dell'imparante. La
maggior parte de' comentatori si contentano d'otto, co-
me si vede non solo in Ammonio sopra le Cinque Voci
di Porfirio, ma ancora in Averrois nel proemio sopra la
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