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Vergilius Maro, Publius (Pseudo) - Catalepton » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 817

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


L'ordine terzo ed ultimo che si piglia dalla nobiltà,
è quando trattiamo prima d'alcuna cosa la quale sia
più nobile, come dicono che fece Aristotile quando trattò
prima del viso che del tatto, e per questa stessa ca-
gione tratto prima nella Posteriore, come testimonia A-
verrois, di quella dimostrazione perfettissima che si
chiama dimostrazione semplicemente, che dell'altre due
meno perfette.
Ma conchiudendo oggimai, diciamo brevissima-
mente che l'ordine della dottrina deve nelle scienze par-
ticolari seguir l'ordine della Natura, se già alcuna volta
per maggiore agevolezza, o per la nobiltà delle cose non
si muta, o per alcuna altra cagione; come esempigrazia,
nell'arti, dove le cose si debbono regolare secondo il fine
principalmente. Ma nelle scienze totali si deve seguitare
la facilità, se già alcuna giusta cagione non persuadesse
altramente; perché alcuni vogliono, che la Loica, come
strumento della Filosofia così speculativa come attiva,
s'appari prima che l'Etica, seguendo l'ordine così della
Natura come della dottrina; e alcuni altri affermano che
prima si debba imparare l'Etica, perché importa più
il divenire buono, che il divenire dotto, la qual cosa è
verissima. E perché molte volte simili quistioni e di-
spute rilevano poco, e tolgono di molto tempo che si
potrebbe, anzi devrebbe, spendere in cose più utili; però
Avicenna nel VI libro delle Naturali disse: a me piace
di porre questo libro nel sesto luogo, a chi piacerà altra-
mente, pongalo dove meglio gli tornarà.

Il modo dell'insegnare
Capo dodicesimo.


Tutte le dottrine ordinate si deono insegnare, co-
me ne dimostra Galeno il gran medico nel principio


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