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Gellius, Aulus - Noctes Atticae » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 857

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Al medesimo

Molto Mag. Sig. mio Osserv.

Egli mi sono stati mandati da Vinegia alcuni vetri
de' quali io vi fo parte, ma poca e picciola per la cagione
che vi dirà il distico scritto di sotto; e di questa poca e
picciola parte vorrei anco ne faceste parte picciola e poca
al vostro fratellino e alle vostre sorelle. Mandovi altresì
un altro sonetto il quale vorrei che fusse non solamente
letto da voi, ma passato dimane imparato a mente ed os-
servato poi sempre; e tenete per cosa certissima che fa-
cendo quelle tre cose, vi riusciranno tutte le cose bene,
e farete a voi stesso e a tutti i vostri onore e utile, e a
noi altri piacere veggendovi seguitare le chiare orme de-
gli onoratissimi maggiori vostri; altramente il danno e
la vergogna sarà di voi solo, e il dispiacere nostro: il
che ho speranza e certamente disidero che non sia, fi-
datomi nella grazia del Signore e nella buona natura e
educazione vostra; sed de his hactenus. Oggi verrà,
penso, costì al giardino madama Laura, donna di ra-
rissime e chiare virtù, per vicitare la signora vostra
madre, ed io le ho promesso di venir vi. Da operam ut


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