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Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Al Sig. Mario Caffarello

in nome di ***

Signor Mario Caffarello.

Io avendo letto la risposta vostra data in Roma
l'ultimo giorno di Luglio, e pubblicata qui in Firenze
agli quattro del presente mese d'Agosto, ho conosciuto
senza alcuna dubitazione quello che conoscono tutti
gli altri certissimamente, e ciò è che voi non volete ve-
nire al cimento dell'armi; del che io non mi maravi-
glio punto; mi maraviglio bene assai che voi in luogo
di dover scaricar voi giustamente e levarvi la macchia
che avete così brutta in sul volto, cerchiate ingiusta-
mente di volere caricare e imbrattare me. Ma io proce-
dendo al mio solito lealmente, risponderò per ordine a
tutti i capi della vostra risposta, di maniera che voi
propio, conoscendo che l'astuzie, gavillazioni e sofisti-
cherie vostre, per fuggire il combattere, sono cono-
sciute, vi doverrete tra voi stesso vergognare di voi
medesimo; e ciascuno altro conoscerà qual differenza sia
tra chi vuole lealmente mantenere le sue ragioni col-
l'arme, e chi cerca sofisticamente difendere i suoi torti
colle parole.
Dico dunque che il non avere io specificata la que-
rela, nacque da due cagioni tutte contrarie a quelle
che dite voi. La prima fu che, essendo notissimo che io


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