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Plato - Respublica » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 117

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Proemio

Di tutte le cose che furono o prodotte ab eterno,
o generate con tempo, nessuna, molto magnifico ed
eccellente consolo, dottissimi e giudiziosissimi accade-
mici, e voi tutti, nobilissimi e onoratissimi ascoltatori,
non solamente non è, ma eziandio non può essere né
maggiore, né migliore, né più bella, né più maravigliosa
che l'universo. L'universo, fuor del quale non è nulla,
abbraccia e contiene dentro sé tutte le cose non pur che
sono, ma che essere possono. Le cose che in esso, il quale
è uno animale vivissimo, intendentissimo e perfettis-
simo, si racchiuggono, sono di due guise e maniere: o
eterne, e conseguentemente immortali, o temporali, e
conseguentemente mortali. Nelle immortali, che sono
tutte quelle, le quali s'innalzano dall'elemento del fuoco
in su, non si truovano né generi, né spezie, ma indi-
vidui soli; e anco questi non propiamente, non si tro-
vando, e non si potendo trovare più d'una luna, né più
d'un sole, ed essendo ciascuna stella diversa da ciascuna
altra. Nelle mortali, le quali sono tutte quelle, che s'ab-
bassano dal concavo della luna in giù, si trovano molti


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