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Varro, Marcus Terentius - luogo non identificato » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 143

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


del ramarro. E non s'è egli trovato de' cani, i quali per
lunga consuetudine si sono domesticati e accompagnati
co' lioni, e de' lupi cogli agnelli? Amano dunque tutti
gli animali, o terrestri o marini o aerei che essi si siano;
come ne dimostra quella leggiadrissima stanza del re-
verendissimo cardinale Bembo:
Pasce la pecorella i verdi campi,
E sente il suo monton cozzar vicino;
Ondeggia, e par che 'n mezzo l'acque avvampi
Colla sua amata il veloce delfino;
Per tutto ove il terren d'ombra si stampi,
Sostien due rondinelle un faggio, un pino;

e quello che segue. Il medesimo ne dimostrò, né con
minore leggiadria, Lucrezio nel principio del primo li-
bro, con que' versi veramente lucreziani:
Nam simul ac species patefacta est verna diei,
Et reserata viget genitabilis aura Favoni,
Aeriae primum volucres te, Diva, tuumque
Significant initum perculsae corda tua vi.
Inde ferae pecudes persultant pabula laeta,
Et rapidos tranant amneis; ita capta lepore,

Illecebrisque tuis omnis natura animantum
Te sequitur cupide quo quanque inducere pergis.
Denique per maria, ac montes, fluviosque rapaceis,
Frondiferasque domos avium, camposque virenteis,
Omnibus incutiens blandum per pectora amorem,
Efficis, ut cupide generatim soecla propagent.


Gli animali razionali
Grado Settimo.


Il fine di tutti gli enti di questo mondo sottano,
chiamato da' filosofi la spera delle cose attive, cioè che


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