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Plato - Epinomis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 152

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


mo bene, e l'una l'altra; poi per accidente tutte le
cose che sono generate e mantenute da loro, mediante
l'amore: del quale amore veramente divino favellò di-
vinamente il cardinale Bembo nelle sue Stanze:
Amore è graziosa e dolce voglia,
Che i più selvaggi e più feroci affrena;
Amor d'ogni viltà l'anime spoglia,
E le scorge a diletto, e trae di pena;
Amor le cose umili ire alto invoglia,
Le brevi e fosche eterna e rasserena;
Amor è seme d'ogni ben fecondo;
E quel ch'informa, e regge, e serva il mondo.

Però che non la terra solo, e 'l mare,
E l'aere, e 'l foco, e gli animali, e l'erbe,
E quanto sta nascosto, e quanto appare
Di questo globo, Amor, tu guardi e serbe;
E generando fai tutto bastare
Con le tue fiamme dolcemente acerbe;
Ch'ancor la bella macchina superna
Altri che tu non volge e non governa.

Anzi non pur Amor le vaghe stelle
E 'l ciel di cerchio in cerchio tempra e move,
Ma l'altre creature via più belle,
Che senza madre già nacquer di Giove,
Felici, liete, vaghe, pure e snelle,
Virtù, che sol d'Amor discende e piove,
Creò da prima; ed or le nutre e pasce;
Onde 'l principio d'ogni vita nasce.


L'ente degli enti.
Grado Decimo.


Se Aristotile, il quale seppe tutto quello che uma-
namente può sapere un mortale; se Platone, il quale


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