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Plato - Respublica » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 24

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


per non empiere la lezione di nomi, e consumare il
tempo indarno; i cinque capi sono questi:
Di che si genera e forma il parto;
Da chi;
Dove e in che modo;
Quando, cioè in quanto tempo; e
Perché.

Capo Primo.

Tre sono l'oppenioni più famose, di che si generi
e formi il parto, ovvero l'embrione; chiamando parto
e embrione la creatura, ovvero bambino, da che si ge-
nera nella matrice in fino a che nasce: quella d'Ari-
stotile, quella di Galeno e quella di Avicenna. Noi co-
minciandoci dall'ultima, diciamo che Avicenna vuole,
che l'uno e l'altro seme, quello dell'uomo e quello
della donna, oltra il mestruo, concorra alla generazio-
ne, e che l'uno e l'altro diventi sostanza e materia del
parto, ma diversamente però: perciocché quello della
donna diventa materia, la quale manca di virtù attiva,
e quello dell'uomo diviene materia, la quale ha virtù
attiva: onde dice, che dell'uno e dell'altro, mediante
la caldezza della matrice, si fa un coprimento al parto
come una crosta, ovvero corteccia, nella quale si rin-
volge il parto, ed è né più né meno (come dice egli)
come quando si mette nel forno la pasta del pane: ma
questa oppenione ha poche ragioni dal suo lato, e mol-
tissime contra. La seconda oppenione, di Galeno, vuo-
le, che alla generazione degli animali perfetti concor-
rano necessariamente tre umori, il sangue mestruo, lo
sperma dell'uomo e il seme della donna: e questi tre
principii (secondo lui) erano differenti in questo, che
lo sperma del maschio era agente e formante per sé e


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