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Averroes - In De generatione animalium » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 214

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


dalla fantasia realmente; e questa potenza si trova an-
cora negli animali bruti, e massimamente quanto alla
prima operazione, e non è differente dalla riminiscenza,
la quale non hanno i bruti se non di considerazione, ed
ha il luogo suo nell'ultima parte del cervello presso la
collottola in alcuni ventricini ovvero celle di esso cere-
bro, e però disse dottamente il Petrarca nella prima
canzone degli occhi:
Ma perché la memoria innamorata
Chiude lor poi l'entrata,
Di là non vanno dalle parti estreme.

Ora s'io volessi addurre le difficultà e varie sentenze
di diversi medici e filosofi sopra queste potenze interio-
ri, e quanto al numero e quanto all'essenza e quanto al
luogo dove operano e quanto allo strumento con che
operano, e confermare o riprovare le ragioni ed auto-
rità loro, non basterebbero molte Lezioni; e però ho
pensato di raccontare in brevissime parole quello che io
tengo che sia la mente d'Aristotile, secondo la sposi-
zione del mio molto dottissimo e molto onorandissimo
precettore messer Lodovico Boccadiferro, la quale è, che
tutte queste virtù siano tutte quante nel cuore in ciascu-
na parte, e si facciano d'un medesimo temperamento
in guisa che non siano distinte l'una dall'altra se non
secondo l'operazioni, le quali sono diverse, come avemo
veduto; sono ancora diverse d'organo ovvero strumen-
to, non già principale, essendo tutte nel cuore e fatte
d'un medesimo temperamento, come s'è detto, ma se-
condario; cioè, a fine che ognuno intenda, dal cuore
si levano certi fumi i quali si generano della più pura
parte del sangue, e chiamansi spiriti vitali, perché di
questi si vive; ma perché sono troppo caldi ed inabili a
operare, per la troppa caldezza loro sagliono al cer-
vello il quale è freddissimo, e contemperati dalla fred-


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