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Rime » Ripa, Cesare Iconologia - p. 201 » Vergilius Maro, Publius - Aeneis » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 237

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


Poiché, securo me di tali inganni,
Fece di dolce sé spietato legno.

Ed il Petrarca ancora usa più volte diletto in voce ag-
ghiettiva, sebbene non s'usa mai il verbo onde diri-
va, cioè diligere:
Né donna accesa al suo sposo diletto;
ed altrove,
Ti volga al tuo diletto almo paese.
e coronarmi, pigliare la ghirlanda poetica; la qual cosa
in quei tempi era in costume, onde il Petrarca fu co-
ronato in Roma onoratissimamente; la qual cosa non
aveva conseguito Dante, perché non voleva esser lau-
reato altrove che in Firenze: il che non gli venne fatto:
ond'egli stesso disse nel XXV canto del Paradiso:
Se mai continga che 'l poema sacro,
Al quale ha posto mano e cielo e terra,
Sì che m'ha fatto per più anni macro,
Vinca la crudeltà che fuor mi serra
Del bell'ovile ov'io dormii agnello,
Nemico ai lupi che gli danno guerra;
Con altra voce omai, con altro vello
Ritornerò poeta, ed in sul fonte
Del mio battesmo prenderò 'l cappello.

La quale usanza ancoraché sia tenuta antica da molti,
a me non sovviene testé che alcuno fusse inghirlandato
pubblicamente con quelle ceremonie che si raccontano;
e nei nostri tempi non è stato coronato in tal guisa se
non qualche scempio per beffarlo più che per altro; ed
è rimasa questa ceremonia in qualche parte così nei dot-
tori delle Leggi come in quegli della Medicina, benché
io mi ricordo d'un nostro Fiorentino che si dottorò in
Filosofia, non so se per consigli del maestro o per far
piacere a sua madre, come quegli che di vero era
buon giovane ed ubbidiente; e questo tal atto chiama-


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