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Biblia, Gn » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 30

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie



Capo Quarto.

Nel quarto capo, cioè quando e in quanto tempo
si forma il bambino, sono tanti pareri, o più tosto di-
spareri, quanti sono quelli che ne hanno scritto: ma noi
non avendo tempo, e non ci parendo possibile, non
che necessario raccontar l'oppenioni d'una in una tutte
quante, diremo le più generali, e quelle mediante le
quali si possano concordare e verificarsi tante discordie
e varietà. Diciamo dunque con Aristotile, che tutti gli al-
tri animali hanno un termine prefisso, chi più e chi
meno, di partorire; benché alcuni qualche volta va-
rino, come dicono de' cani; solo l'uomo non ha tempo
diterminato, nascendo ora nel settimo mese, nel quale
molti vivono, benché siano debili per lo più e, come
volgarmente si dice, di sette mesi; alcuni in otto, e di
questi vivono pochissimi, o più tosto niuno, secondo
Aristotile, se non in Egitto, dove le donne sono più forti
e di miglior complessione: il che, seconda che recita Avi-
cenna, avveniva ancora in Ispagna, dove elle erano più
robuste e più generative; alcuni, anzi la maggior parte
e quasi tutti, nascono, chi bene il sapesse e facesse il
conto, nel nono mese; alcuni nel decimo, benché que-
sti, chi potesse vedere il vero, sariano nel nono; al-
cuni, secondo Avicenna, nell'undecimo; e qualcuno
nel tredicesimo: benché io credo, che le madri di que-
sti tali, come dice Aristotile, errino, e si diano a cre-
dere quello che non è; il che può intervenire per molte
cagioni, come altra volta diremo. E benché in queste
cose non si possa dar ferma e certa regola, e ognuno
creda a suo modo, non avendo ragioni infallibili che lo
convincano; e essendo la natura tanto possente e tanto
varia; niente di meno a me giova di credere, che ci sia


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