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Petrarca, Francesco - Rime sparse » Varchi, Benedetto Lezioni sul Dante - p. 380

Varchi, Benedetto

Lezioni sul Dante e prose varie


altramente che a loro, come quando dicono che non si
doverrebbero fare proemi per lo essere superflui ed inu-
tili; ma a queste e all'altre accuse loro risponderemo
forse un'altra volta più lungamente. Baste per ora, che
sappiendo io che ci sono ancora di molti altri di con-
traria e forse più ragionevole oppenione, ho pensato,
per soddisfare a questi in parte, ed offendere loro quanto
posso il manco, non di disputare, ma di recitare bre-
vemente e dichiarare se non tutti quegli dubbi che per
piena intelligenza di questo primo Capitolo si ricerca-
vano, almeno quegli che mi sono paruti più necessari.
E questi principalmente sono sette, ciascuno dei quali
arebbe bisogno di lunghissima disputazione; ma noi,
riducendo ogni cosa in maggior brevità che potremo e
più agevolezza che saperremo, non avendo risguardo
altro che soddisfare se non alla maggior parte, almeno
alla migliore, vedremo di tostamente e chiaramente
spedirgli. E sono questi:
1. Perché volendo Dante significare Dio, disse: Co-
lui che tutto muove.

2. Perché Dio muova.
3. Qual cielo Dio muova e con quanti movimenti.
4. Se Dio muove immediate o no.
5. Se Dio muove effettivamente o come fine.
6. Se Dio muove liberamente o di necessità.
7. Dove Dio sia, o nella circumferenza del cielo o
nel centro della terra.

Perché volendo dante significare dio,
dicesse: Colui che tutto muove
Dubbio primo.


Ancora che Dio, per la indicibile grandezza ed inef-
fabile perfezione sua, non possa sprimersi in modo al-


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