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Orpheus - Hymni » Vespasiano da Bisticci Le vite - p. 1032

Vespasiano da Bisticci

Le vite


cose all'uso degli uomini producesti, et l'umana generatio-
ne, per la disobedientia del primo uomo, già a perpetua
pena eternalmente dannata, mediante la morte del tuo
unico figliuolo sì benignamente salvasti; et poi che gli
avesti in questo modo salvati, gli facesti partecipi della
tua propria divinità per gratuita beatitudine. Adunche,
umile serva tua per le cose create et per la eterna mae-
stà del tuo sanctissimo nome, ti priego devotissima mente
che tu mi dia gratia, che io, minima tua serva, impetri
questo da te, che tu abbia misericordia del mio infelice
marito, et di perdonagli i sua peccati, et riducerlo in pa-
radiso, certo luogo degli spiriti beati; et a me conceda
gratia che io viva in modo questo resto del tempo piacerà
alla tua divina clementia, ch'io non offenda la tua maestà,
et che alla mia fine io abbia misericordia de' mia peccati;
et dammi tanta forteza che tanti aversi casi io gli soporti
in modo, ch'io non t'offenda; et alla mia fine, partita l'anima
da questo infelice corpo, io sia nel numero de' tua eletti.
Questi sono gli ufici che si convengono usare alle pu-
dicissime donne nella morte de' loro mariti, di pensare di
servire a Dio, come lei, et d'osservare quello che dice san-
cto Paolo, d'essere aliena da ogni delicia, et fugire l'or-
nato del vestire
, non fare come alcune, ch'io conosco, fugi-
re cibi dilicati, istare in digiuni et orationi, come fece quel-
l'Anna profetessa, figliuola di Samuello profeta, che essen-
do istata a marito anni sette, essendo di poi morto il
marito, sempre istette in digiuni et orationi, in fino a
anni ottantaquatro ch'ella visse. Stette in questa osservan-
za di vita et costumi anni sesanta, et fu tanto accetta a
Dio, che inanzi ella morisse meritò vedere Iddio incarnato
nel tempio nelle mani di Simeone, tanto furono ac-
cetti i sua digiuni et le sua orationi. A questo modo sono


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