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Seneca, Lucius Annaeus - Oedipus » Vespasiano da Bisticci Le vite - p. 223

Vespasiano da Bisticci

Le vite


d'ignuno degli altri, ne fu quasi amunito et fece mala fi-
ne, et sempre parve dal dì che fu questo caso infino al dì
che si morì, che ogni cosa gli andassi a traverso. E però
dice bene la Scrittura Sancta: « non vogliate toccare i mia
sacerdoti, lasciate istare
».
Nella creatione di papa Pio fu electo ambasciadore icona nota
la seconda volta nella sua creatione, et sempre nella ri-
putatione aveva cresciuto ogni dì più e se mai fu istimato,
questa volta vi fu in magiore riputatione che vi fussi mai.
Era già vecchio in questo tempo, et indebolito molto del
corpo, per digiuni, astinentie et lunghe vigilie, in modo
che il corpo suo era molto mortificato. Giunti a Roma
questi sei ambasciadori furono molto onorati et dal pon-
tefice et da tutta la corte, et maxime per la sua singula-
rità. Venendo la matina della udientia in concistorio publi-
co, essendo venuto il pontefice a sedere, secondo la sua
consuetudine, et tutti e' cardinali et ambasciadori et tutta
la corte romana come è usanza in uno simile atto, giunti
per andare a'sporre l'ambasciata, l'arcivescovo ch'era quel-
lo l'aveva a'sporre, per la vechiaia et per lo disagio del ve-
nire et per l'essere istato aspettare, come si fa, avendo anda-
re a'sporre, gli venne sì grande deboleza, ch'egli non si re-
geva ritto. Agli ambasciadori parve essere in uno cativo luo-
go, niente di meno fu menato in una camera presso dov'era


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