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Plinius Caecilius Secundus, Gaius - Epistulae » Della Casa, Giovanni Orazione della Lega - p. 462

Della Casa, Giovanni

Orazione per muovere i Veneziani a collegarsi col Papa, col re di Francia e Svizzeri


si terrà la debita maniera ed il legitimo stile si serverà, voi il
vostro salutifero privilegio manterrete di avere il vostro Stato sta-
bile e perpetuo incontro all'altrui potenze varie e mutabili; il quale
privilegio, come io ho detto, è stato o solo o principale scampo e
salute della vostra nobile ed antica ed immaculata libertà. Ma ecco
che l'imperatore, tra 'l sonno che egli questa state vuole dormire,
si studia di romperlo e di annullarlo e di fare eleggere re de'
Romani il principe di Spagna suo figliuolo sì che il presente
formidabile imperio si continui in lui; e vuole alle leggi opporsi
ed a Dio, perocché la divina previdenza, come ella gl'altri nocivi
e velenosi animali fece pochi in numero ed in natura non fecondi,
così ordinò che questa pestilenziosa vipera, che imperio si chiama,
corta vita avesse e senza alcuna successione mancasse. Ed egli
ora, malgrado d'ognuno, la vuol far vivace e perpetua: il che egli
agevolmente potrà condurre ad effetto, se noi glie'l consentiamo:
perocché gli Elettori, che male arrivati sono e che per la loro di-
scordia hanno la loro libertà e l'altrui guasta e corrotta, non ardi-
ranno di mettersi al niego
, ed il presente re de' Romani largo li fia
similmente di ciò che egli non potrebbe in alcun modo disdirli, e
forse per lo suo migliore sosterrà d'esser dimesso e privato dell'im-
perio; ma, sì tosto come si senta che l'imperatore abbia contrasto
e che le vive membra dell'Italia e della Cristianità spirito e forza
riprenderanno e lega e conspirazione facciano ed al suo impeto
s'opponghino, incontinente si risentiranno e fieno rinvigoriti così
gli Elettori come le terre franche ed il re de' Romani, e non ac-
consentiranno ai preghi dell'imperatore quello che ora non ardi-
scono di negare alla forza ed alla violenza, ma se gli opporranno e
ciò, che ora gli è libero e spedito, allora lento gli fia e difficile, e


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