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Biblia, Ecl » Ammirato, Scipione Istorie fiorentine - p. 643

Ammirato, Scipione

Istorie fiorentine


come dice Lionardo Aretino, mandarono in-
contanente ambasciadori a Napoli Iacopo de Bar-
di, et Bardano Acciaiuoli. I quali trovando le
cose ottimamente disposte; importando al Re,
senza gli altri rispetti, per particolare cagione
di conservarsi congiunto co' Fiorentini, et di
non lasciarli spiccare da lui, conchiusono se-
condo l'ordine havuto dalla loro Republica la
pratica: la qual fu che per cinque anni, a' quali
poi si aggiunsono tre altri, il Re prendesse
la Signorìa della città, tenendo di essa quella icona nota
cura et protezione, che farebbe della città et
reame suo di Napoli, senza alterare il governo
del presente stato; ma l'altre cose havesse a
reggere et governare secondo alla sua prudenza
e arbitrio sarebbe paruto più necessario: la qual
cosa fu condotta a fine con tanta diligenza,
che ne primi dì, che haveva preso il nuovo icona nota
Magistrato Zato Passavanti col medesimo nu-
mero di priori, che erano stati i passati, Ia-
copo Cantelmo giunse per sei mesi Vicario dei
Re nella città. Questi desiderando d'uscir con
honore della cura, che dal suo Re gli era stata
commessa, sapendo la mossa, che havea a fare
l'Imperadore per andare nel regno, attese a
provveder la città, et tutti i luoghi dello stato
con somma sollecitudine, intanto, che essendo
Lamba d'Oria generale de Genovesi venuto con
l'armata in porto Pisano; et l'Imperadore il
quinto giorno d'agosto partitosi di Pisa, haven-
do nel passar sopra l'Elsa fatto combattere Ca-
stelfiorentino, nol potè havere. Ma ricevendo
molestia da alcuni cavalieri Fiorentini lungo le


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