BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Orpheus - Argonautica » Ammirato, Scipione Istorie fiorentine - p. 666

Ammirato, Scipione

Istorie fiorentine


tello minore e al figliuolo per piangere l'erro-
re della sua mal condotta capitanìa. Il rima-
nente dell'esercito parte si salvò a Pistoia, e
alcuna parte a Fucecchio, et non molti si ri-
dussono a Cerbaia, la quale dolorosa sconfitta
succeduta il ventinovesimo giorno d'Agosto fece
icona nota memorabile e infelice il Gonfalonerato di Cop-
po Buonaiuti non più fortunato alla casa sua,
la quale ebbe fine non molti anni dopo nel fi-
gliuolo di lui, Niccolò Machiavelli dice non U-
guccione essersi trovato a guidar l'esercito, il qua-
le essendosi ammalato era andato a curarsi a
Montecarlo, ma Castruccio, et che la confiden-
za presa dal Principe fosse venuta dall'assenza
d'Uguccione, nutrita però artifiziosamente col
mostrarsi paura da Castruccio, et che il fatto
d'arme non fu attaccato da feditori ma da am-
bedue le corna dell'esercito; il quale era stato
ordinato in modo, che le più gagliarde genti
de Pisani venivano a combattere con le più de-
boli de Fiorentini, et che nella rotta moriro-
no più di diecimila huomini, et fra essi ancora
il Principe di Taranto; parte delle quali cose
essendo manifestamente false rendono sospetto
ancor quelle, che potrebbono esser vere. Dopo
la vittoria seguì incontanente l'acquisto di Mon-
tecatini, et non molto dopo quello di Monte-
sommano, et come tutte le cose vanno dietro
al vincitore; i Signori d'Anchiano, i quali era-
no a devozione del comune di Firenze, detto no
il castello di Vinci ad Uguccione; et Baldinac-
cio Cavicciuli ribellò il castello di Cerretoguidi
di Greti; la perdita de quali fu poi di gran-


pagina successiva »
 
p. 666 [II, 208]