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Aristoteles - De generatione et corruptione » Machiavelli, Niccolò Discorsi - p. 582

Machiavelli, Niccolò

Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio


le azione in uno medesimo tempo in diversi luoghi è quasi impossi-
bile; perché in diversi tempi non si può fare, non volendo che l'una
guasti l'altra. In modo che, se il congiurare contro ad uno prin-
cipe è cosa dubbia, pericolosa e poco prudente, congiurare contro a
due è al tutto vana e leggieri. E se non fosse la riverenza dello
istorico, io non crederrei mai che fosse possibile quello che Ero-
diano dice di Plauziano, quando ei commisse a Saturnino centurione
che elli solo ammazzasse Severo e Antonino abitanti in diversi pae-
si; perché la è cosa tanto discosto da il ragionevole, che altro che
questa autorità non me lo farebbe credere. Congiurorono cer-
ti giovani ateniesi contro a Diocle e Ippia, tiranni di Atene; ammaz-
zarono Diocle, e Ippia — che rimase — lo vendicò. Chion e Leo-
nide, eraclesii e discepoli di Platone, congiurarono contro a Clearco e
Satiro tiranni; ammazzarono Clearco, e Satiro — che restò vivo — lo


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