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Biblia, Dt » Machiavelli, Niccolò Discorsi - p. 591

Machiavelli, Niccolò

Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio


per questo quelli sono piú audaci e piú animosi a fare loro contro.
Ciascuno ha letto la congiura di Catilina scritta da Sallustio, e sa
come, poi che la congiura fu scoperta, Catilina non solamente stette
in Roma, ma venne in senato, e disse villania al senato e al consolo:
tanto era il rispetto che quella città aveva ai suoi cittadini. E parti-
to che fu di Roma, e che gli era di già in su gli eserciti, non sarebbe
preso Lentulo e quelli altri se non si fossoro avute lettere di loro ma-
no che gli accusavano manifestamente. Annone, grandissimo
cittadino in Cartagine, aspirando alla tirannide, aveva ordinato nelle
nozze d'una sua figliuola di avvelenare tutto il senato, e dipoi farsi
principe. Questa cosa intesasi, non vi fece il senato altra provi-
sione che d'una legge, la quale poneva termini alle spese de' convi-


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