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Ammonius Hermiae - In quinque voces Porphyrii commentarii » Lomazzo, Giovanni Paolo Forma delle Muse - p. 33

Lomazzo, Giovanni Paolo

Della forma delle Muse, cavata da gli antichi autori Greci et Latini


alle Muse; sendo sentenza de Greci, che questo numero sii
buono a tutto, e specialmente alle Muse così chiamate, non
perché sian d'Elicone, dice il Rodigino, ma perché come si
legge nella Musica di Tolomeo, ci ha un organo detto Elico-
ne, nel quale sono nove corde, e dalla diversità de lor tuoni
fur dette nove Muse. Di contrario parer è 'l Giraldi, che l'Eli-
cone monte scosceso, e romito, nel quale elle guidano le loro
danze, che debbiamo intender l'ordine delle cose, che abbrac-
cia sapientia infinita, sendo che le due cime di esso monte di-
notano la Teologia, e la Fisica, et altri la Tropologia, e l'ana-
goge. L'Orologi dichiara gloria Clio, piacer del honesto;
Euterpe vaghi, e novi concetti; Talia, soavità di armonia;
Melpomene, Tersicore dilettatione del sapere, Erato l'amo-
re alle scienze; Polinnia il canto de' poeti soavissimo, che gli
fa immortali; Urania la felicità celeste che si gode de' concetti
alti, e divini; Calliope la bellezza incredibile della scienza,
Et Platone gli attribuisce il Tripode, sul quale sedendo i Poe-
ti sien presi da furore. Et Ausonio le ridusse in altrettanti versi
quante elle sono, e vi aggiunge Apollo, in questa forma, Clio
gesta canens etc.
Et Lucretio chiama i Poeticompagni delle
Muse
, e seco proponeva la pompa loro. E Gifanio testifica
di haver veduto una pittura, con le Muse inanzi in ordine di
pompa, et i Poeti dietro. Né giudico io fuor di proposito, di
scriver in questo luogo, come che il Giraldi racconta di haver
veduto l'imagine della poesia dipinta in questo modo, cioè
velata con allegorici sensi, con una mano tenente un globo,
a guisa del Mondo, e con la gonna succinta, e la sopravesta
ampia, et ondeggiante, e ricamata, e dipinta, co 'l pie destro
nudo e 'l sinistro calzato di vaga maniera Sicionia, e davan-
ti a piedi giacevano corone di lauro, di edera, di mirto, e d'al-
tre frondi inserte, le quali non si davano se non a chi col sudo-
re, e col valore le valea, e parea che ci si scorgessero alcuni
temerarii, e sfacciati, come hoggidì sono, e sempre furono in
gran copia, gli quali indegnamente rapivano di quelle frondi


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