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Plato - Epinomis » Lomazzo, Giovanni Paolo Forma delle Muse - p. 22

Lomazzo, Giovanni Paolo

Della forma delle Muse, cavata da gli antichi autori Greci et Latini


molti a queste Apollo che suona come conserva de' concenti,
alle suddette cose vi s'aggionge il polmone, che come mantice
riceve, e rende il conceputo. E di tanto vengon testimoni
Anasimandro, e Senofane, Pisandro, et Eusimene Filosofi illu-
stri. E quanto a nomi allega la ragione il Boccacio, dicendo,
Noi nel vero diciamo le nove Muse essere i modi della dottri-
na e della scienza, la prima è Clio, che è quasi il primo pen-
siero d'imparare, e però è detto Clio, cioè cogitatione di ri-
cercar scienza, oltre che anco in Greco vuoi dir fama, che per
fama illustrare altri ricerca le scienze. L'altra Euterpe, come
sarebbe dilettarsi bene, laonde doppo il ricercare ne viene il
dilettarsi delle scienze. La terza è Melpomene quasi fermez-
za di consideratione. La quarta Thalia, cioè capacità, come
che quasi si dica Tithoalia, cioè mettente i germini. La quin-
ta Polinnia, cioè di molta memoria, perché doppo l'intel-
ligenza è necessaria la memoria. La sesta Erato, latinamente
ritrovante il simile, perché doppo la scientia, e la memoria,
è conveniente ritrovar alcuna cosa di suo. La settima Tersi-
core, cioè dilettante la istruzione, adunque la inventione biso-
gna che discerna, e giudichi quello che troverai: Urania è l'
ottava cioè celeste, perché doppo il giudicio tu eleggi quel
che hai a dire e c'hai da sprezzare, sendo che sceglier l'utile
dal contrario, o caduco è cosa da celeste ingegno. La nona
Calliope, cioè di ottima voce, sì che tale è l'ordine loro, pri-
mo la voglia di sapere, secondo dilettarsene, terzo darci opra,
quarto capirlo, quinto ricordarsene, sesto invention di suo
simile, settimo giudicar ciò che trovi, ottavo elleger il giudi-
cato, nono proferir bene quanto giudicherai.
È ufficio adunque delle Muse ordinar non solo i tempi delle
voci, ma disporre anco l'attioni, et hanno concesso l'ammini-
stration loro a gli huomini divini, per accrescimento della
maestà delle lor lettere. Il senso del contrasto loro con le Pie-
ridi, sono in somma i goffi, et ignoranti, che ardiscono di an-
teporsi a disciplinali, e disputare con essi, il che in presenza


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