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Plato - Sophista » Della Casa, Giovanni Galateo - p. 419

Della Casa, Giovanni

Trattato cognominato Galateo ovvero de' costumi


fare —, comecché lo smemorato sia pur colui solo e non tu: e
quello che Restagnone disse a' suoi compagni non istette bene
Voi, se le vostre parole non mentono”, perché non si dee recare
in dubbio la fede altrui, anzi se alcuno ti promise alcuna cosa e
non te la attenne, non istà bene che tu dichi: — Voi mi mancaste
della vostra fede —, salvo se tu non fossi constretto da alcuna ne-
cessità per salvezza del tuo onore a così dire; ma, se egli ti arà in-
gannato, dirai: — Voi non vi ricordaste di così fare — e, se egli
non se ne ricordò, dirai più tosto: — Voi non poteste — ox: — Non
vi tornò a mente — che: — Voi vi dimenticaste — o: — Voi non
non vi curaste di attenermi la promessa —, perciocché queste sì
fatte parole hanno alcuna puntura e alcun veneno di doglienza e di
villania. Sicché coloro che costumano di spesse volte dire cotali
motti sono riputati persone aspere e ruvide, e così è   fuggito il loro
consorzio come si fugge di rimescolarsi tra pruni e tra triboli
.
<XXIII.> E, perché io ho conosciute di quelle persone che hanno
una cattiva usanza e spiacevole, cioè che così sono vogliosi e golosi
di dire che non prendono il sentimento ma lo trapassano e cor-
rongli dinanzi a guisa di veltro che non assanni, perciò non mi
guarderò io di dirti quello che potrebbe parer soverchio a ricor-
dare come cosa troppo manifesta: e cioè che   tu non dèi giammai
favellare che non abbi prima formato nell'animo quello che tu
dèi dire
. Ché così saranno i tuoi ragionamenti parto e non iscon-
ciatura: ché bene mi comporteranno i forestieri questa parola,
se mai alcuno di loro si curerà di legger queste ciance. E, se tu
non ti farai beffe del mio ammaestramento, non ti avverrà mai di
dire: — Ben venga, messere Agostino — a tale che arà nome Agnolo
o Bernardo; e non arai a dire: — Ricordatemi il nome vostro —,


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