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Biblia, Ps » Della Casa, Giovanni Galateo - p. 422

Della Casa, Giovanni

Trattato cognominato Galateo ovvero de' costumi


Tullio e Lino e Seneca morale,
o pure:
L'uno era padovano e l'altro laico;
e se tu non parlerai sì lento come svogliato né sì ingordamente
come affamato, ma come temperato uomo dee fare, e se tu profe-
rirai le lettere e le sillabe con una convenevole dolcezza, non a guisa
di maestro che insegni leggere e compitare a' fanciulli, né anco le
masticherai né inghiottiraile appiccate e impiastricciate insieme
l'una con l'altra. Se tu arai adunque a memoria questi e altri sì
fatti ammaestramenti, il tuo favellare sarà volentieri e con piacere
ascoltato dalle persone, e manterrai il grado e la degnità che si
conviene a gentiluomo bene allevato e costumato.
<XXIV.> Sono ancora molti che non sanno restar di dire, e, come
nave spinta dalla prima fuga per calar vela non s'arresta, così co-
storo trapportati da un certo impeto scorrono e, mancata la ma-
teria del loro ragionamento, non finiscono per ciò, anzi o ridicono
le cose già dette o favellano a vòto. Ed alcuni altri tanta ingordigia
hanno di favellare che non lasciano dire altrui; e, come noi veg-
giamo   talvolta su per l'aie de' contadini l'uno pollo tòrre la spica
di becco all'altro, così cavano costoro i ragionamenti di bocca a co-
lui che gli cominciò, e dicono essi
. E sicuramente che eglino fanno
venir voglia altrui di azzuffarsi con esso loro; perciocché, se tu
guardi bene, niuna cosa muove l'uomo più tosto ad ira che quando
improviso gli è guasto la sua voglia e il suo piacere eziandio minimo;
sì come quando tu arai aperto la bocca per isbadigliare, ed alcuno
te la tura con mano; o, quando tu hai alzato il braccio per trarre la
pietra, ed egli t'è subitamente tenuto da colui che t'è di dietro.
Così adunque, come questi modi e molti altri a questi somiglianti
che tendono ad impedir la voglia e l'appetito altrui ancora per via
di scherzo e per ciancia sono spiacevoli e debbonsi fuggire, così
nel favellare si dee più tosto agevolare il desiderio altrui che im-


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