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Vergilius Maro, Publius - Bucolica » Biblia, 4 Rg » Bruno, Giordano Cena - p. 112

Bruno, Giordano

La cena de le ceneri


Prudenzio Rem acu tangis.
Teofilo Or questa distinzion di corpi ne la eterea
reggione l'ha conosciuta Eraclito, Democrito, Epicuro,
Pitagora, Parmenide, Melisso, come ne fan manifesto
que' stracci che n'abbiamo: onde si vede, che conobbe-
ro un spacio infinito, regione infinita, selva infinita, ca-
pacità infinita di mondi innumerabili simili a questo; i
quali cossì compiscono i lor circoli come la terra il suo: e
però anticamente si chiamavano ethera, ciò è corridori,
corrieri, ambasciadori, nuncii della magnificenza de
l'unico Altissimo, che con musicale armonia contempra-
no l'ordine della constituzion della natura, vivo spec-
chio dell'infinita deità. Il qual nome di ethera dalla cie-
ca ignoranza è stato tolto a questi, et attribuito a certe
quinte essenze, nelle quali come tanti chiodi siino in-
chiodate queste lucciole e lanterne. — Questi corridori
hanno il principio di moti intrinseco la propria natura,
la propria anima, la propria intelligenza: per che non è
sufficiente il liquido e sottile aria, a muovere sì dense e
gran machine; per che a far questo gli bisognarebbe
virtù trattiva, o impulsiva, et altre simili, che non si fan-
no senza contatto di dui corpi almeno, de quali l'uno
con l'estremità sua risospinge, e l'altro è risospinto: e
certo tutte cose che son mosse in questo modo, ricono-
scono il principio de lor moto o contra o fuor de la pro-
pria natura, dico o violento o almeno non naturale. È
dumque cosa conveniente alla commodità delle cose che
sono, et a l'effetto della perfettissima causa, che questo
moto sii naturale da principio interno e proprio appul-
so, senza resistenza. Questo conviene a tutti corpi che
senza contatto sensibile di altro impellente o attraente si
muoveno. Però la intendeno al rovescio quei che dicono
che la calamita tira il ferro, l'ambra la paglia, il getto la
piuma, il sole l'elitropia: ma nel ferro è come un senso
(il qual è svegliato da una virtù spirituale che si diffon-


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