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Cicero, Marcus Tullius - De oratore » Ripa, Cesare Iconologia - p. 284

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


che prima era detta Terafine, come narra Nicolò Perotto.
Poscia fu ella chiamata Corsica da una donna così chiamata, la quale
era passata in quest'Isola in cercare un suo vitello perduto et ritrovatolo
quivi et aggradendogli il luogo ve si fermò e tanto piacquero gli suoi
costumi alli rozzi habitatori che nominorno l'Isola dal suo nome. Altri
dicono che essa fusse così nominata da Corso, quivi fatto da Corso valentis-
simo huomo, il quale lungo tempo tenne la signoria di quel Paese et fra
molti che scrivono di questa Isola Dionisio dice che ella acquistasse il no-
me di Corsica dalla gran moltitudine delle cime de' monti, percioché que-
sto nome Corso in Greco et in Latino denota le tempie de' capi, come se
dicesse l'Isola delle tempie de' monti.
Dipingesi sopra l'eminente sasso, perché questa Isola è molto mal di-
sposta a coltivare, sì per i sassi come anco per esserci altissimi luoghi, co-
me dice Rutilio nel 1. lib. del suo Itinerario così:
Incipit obscuros ostendere Corsica montes,
Nubiferumque caput concolor umbra levat.

Si rappresenta di aspetto rozzo, percioché gli habitatori di questa Iso-
la per lo più sono di costumi poco civili, così dice Strabone nel lib. 5.
La ghirlanda di vite dimostra che questa Isola produce delicati vini, i
quali in Roma et in molti altri luoghi d'Italia sono di molta stima.
Si dipinge che sia armata et che con la destra mano tenga una corsesca,
per esser dette armi molto usate dalli Corsi, li quali sono stimati buoni e
valorosi soldati.
Gli si dipinge a canto il cane nella forma che dicemmo, percioché del-
l'Italia quivi sono li maggiori et più feroci contra gli animali, li quali
ne vanno in molti luoghi stimati assai per la bontà et ferocità e bellez-
za loro.
Sardegna


Sardegna.

Donna di corpo robusto et di color gialliccio sopra d'un sasso in
forma della pianta d'un piede humano circondato dall'acqua. Have-
rà in capo una ghirlanda d'olivo. Sarà vestita di color verde. Haverà a
canto un animale chiamato mufalo, il quale, come dice Fra Leandro Alber-
ti nella descrittione che fa di quest'Isola, ha la pelle et i piedi come i cervi
et le corna simili a quelle del montone, ma rivolte a dietro circonflesse e
di grandezza d'un mediocre cervo; terrà con la destra mano un mazzo di
spighe di grano et con la sinistra dell'herba chiamata dal Mattiolo Sar-
donia o Ranuncolo che è simile all'Appio salvatico. Plinio nel 3. lib. cap.
7. dimostra con l'auttorità di Timeo che fusse chiamata la Sardegna Sanda-
lioton
dalla figura et somiglianza che tiene della scarpa, la quale da' Gre-
ci è detta Sandialonen e da Marsilio Ichnusa, per esser ella fatta a simi-
glianza del vestigio del piede humano, che per tal dimostratione dipin-
ghiamo la sudetta imagine sopra il sasso nella forma del piede che dicem-
mo et per denotare che questo luogo sia Isola, la circondiamo con l'acqua,
come havemo dimostrato di sopra.


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