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Valerius Flaccus, Gaius - Argonautica » Ripa, Cesare Iconologia - p. 347

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


di fiori, per esprimer la giocondità del proprio significato per il suo
nome et effetto del suono che tratta.
Muse. Talia. A


Talia.

Giovane di lascivo et allegro volto, in capo haverà una ghir-
landa d'hedera, terrà con la sinistra mano una maschera ridiculosa
et ne i piedi i socchi.
A questa Musa si attribuisce l'opera della Comedia, dicendo Virgilio
in opusc. de Musis:
Comica lascivo gaudet sermone Talia.
Perciò li sta bene il volto allegro et lascivo, come anco la ghirlanda di
hedera in segno della sua prerogativa sopra la Poesia comica.
La maschera ridicolosa significa la rappresentatione del soggetto ri-
devole per proprio della Comedia.
Li socchi, essendo calciamenti, che usavano anticamente portare i reci-
tanti di Comedia, dichiarano di vantaggio la nostra figura.
Muse. Melpomene. A


Melpomene.

Donzella d'aspetto et vestito grave, con ricca et vaga ac-
conciatura di capo, terrà con la sinistra mano scettri et corone al-
zate in alto et parimente saranno altri scettri et corone, avanti lei gitta-
te per terra et con la destra mano terrà un pugnale nudo et ne i piedi i
coturni. Virgilio attribuisce a questa Musa l'opera della Tragedia con
questo verso:
Melpomene tragico proclamat moesta boatu.
Benché altri la facciano inventrice del canto, donde anco ha ricevuto
il nome, però che vien detta dal nome Greco μολπὴ, che vuol dir Canti-
lena et melodia, per la quale sono addolciti gli auditori. Di qui dice
Horatio Ode 24. lib.1.:
Cui liquidam pater vocem cum cithara dedit.
Si rappresenta di aspetto et di habito grave, perché il suggetto della
Tragedia è cosa tale, essendo attione nota per fama o per l'historie, qual
gravità gli viene attribuita da Ovidio:
Omne genus scripti gravitate Tragoedia vincit.
Le corone et scettri parte in mano et parte in terra et il pugnale nu-
do significano il caso della felicità et infelicità mondana de gl'huomini
per contenere la Tragedia, trapasso di felicità a miserie, overo il contra-
rio da miserie a felicità.
Li coturni che tiene ne i piedi sono istromenti di essa Tragedia.
Onde Horatio nella Poetica dice Eschilo havergli dati tali instromenti:
Post hunc personae, pallaeque repertor honestae
Aeschylus et modicis instravit pulpita tingis
Et docuit magnumque loqui nitique coturno.

Muse. Polinnia. A


Polinnia.

Starà in atto d'orare, tenendo alzato l'indice della destra mano.


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