BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Plato - Gorgias » Ripa, Cesare Iconologia - p. 28

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Arte. B


Arte.

Donna vestita di verde, nella mano dritta tiene un pennello et un
scarpello et con la sinistra un palo fitto in terra, al quale vi sia le-
gata una pianta ancora novella et tenera.
Il pennello et lo scarpello significano l'imitazione della natura, che
particolarmente si vede espressa nel dipingere et nello scolpire, il che si
mostra nel pennello et nello scarpello et perché in alcune altre non imi-
ta, ma supplisce a i defetti d'essa, come nell'Agricoltura particulare, però
vi s'aggiunge il palo fitto in terra, quale con la sua drittura fa che per vi-
gor dell'arte cresca il torto et tenero arboscello.
Astinenza


Astinenza.

Donna che con la destra mano si serri la bocca et con l'altra mo-
stri alcune vivande delicate con un motto che dica:
  Non utor ne abutar.
Per mostrare che il mangiare cose delicate fa spesso et facilmente pre-
cipitare in qualche errore, come l'astenersene fa la mente più atta alla
contemplatione et il corpo più pronto all'opere della virtù, et però di-
cesi esser l'astinenza una regolata moderatione de' cibi, quanto s'appar-
tiene alla sanità, necessità, qualità delle persone, che porta all'animo e-
levatione di mente, vivacità d'intelletto et fermezza di memoria, et al
corpo sanità, come bene mostra Horatio nella Sat. 2. lib. 2. così dicendo:
Accipe nunc victus tenuis, quae quantaque secum
Afferat in primis, valeas bene, nam variae res
Ut noceant homini credas memor illius escae
Quae simplex olim tibi sederit, at simul assis
Miscueris elixa simul conchylia turdis
Dulcia se in bilem vertent stomachoque tumultum
Lenta feret pituita, vides ut pallidus omnis
Caena desurgat dubia? quin corpus onustum
Hesternis vitiis animum quoque praegravat una
Atque affigit humo divinae particulam aurae
Alter ubi dicto citius curata sopori
Membra dedit vegetus praescripta ad munia surgit.

Assiduità


Assiduità.

Come depinta nella sala de Sguizzeri nel palazzo di N. S.
Una vecchia, la quale tiene con ambe le mani un tempo d'horolo-
gio et a canto vi è un scoglio circondato da un ramo d'edera.
Astrologia. A


Astrologia.

Donna vestita di color celeste con una corona di stelle in capo,
porterà alle spalle l'ali, nella destra mano terrà un scettro, nella si-
nistra una sfera et a canto un'aquila.
Astrologia, che è parola venuta dal Greco, suona nella nostra lingua
ragionamento di stelle, le quali si considerano in quest'arte, come cagio-
ni delli effetti contingenti dell'huomo o della natura.
Et depingesi di color celeste, perché nel Cielo stanno fisse le stelle et di
lassù esercitano la forza loro et per mostrare difficultà dell'apprensioni
per la tanta lontananza le si fanno l'ali, le quali ancora sovente non ba-
stano et per questo medesimo vi si fa l'aquila.
Lo scettro dimostra che le stelle in un certo modo hanno spetie di dominio


pagina successiva »
 
p. 28