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Tommaso d'Aquino - De unitate intellectus » Ripa, Cesare Iconologia - p. 390

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Vecchio si rappresenta, per esser i pensieri più scolpiti e più potenti
nell'età vecchia che nella gioventù.
È pallido, magro et malenconico, perché i pensieri et massime quelli
che nascono da qualche dispiacere, sono cagioni che l'huomo se n'afflige,
macera e consuma.
Il vestimento di cangiante significa che i pensieri sono diversi et da un'
hora all'altra ne sorgono infiniti, come dice il Petrarca nella Canz. xvii.
A ciascun passo nasce un pensier novo.
Alato si finge dal medesimo nel Sonetto 83. dicendo:
Volo con l'ali de' pensieri al Cielo.
Però Dante nel nono dell'Inferno dice che il pensiero è un velocissimo
moto della mente, il quale vola subito dove lo volge l'intentione et è ca-
pace di tutte l'imagini passate, presenti e future.
I capelli rivolti in su e la sinistra mano alla guancia sono segni dell'ele-
vatione della mente, nata per la quiete del corpo.
Il viluppo di filo intricato è simile al pensiero, il quale quanto più s'ag-
gira, tanto più moltiplica et si fa maggiore et alle volte s'intriga di mo-
do che fa perdere la speranza di strigarsi e cresce per nuocer a se stesso
con le proprie forze et è vero che alle volte il pensiero dà risolutione a'
negotii et trova strada da svilupparsi de' fastidii, il che ancora dimostra
il filo, il quale fu guida a Theseo et è guida ancora a tutti gl'huomini pru-
denti per uscire da' laberinti che porta seco la vita nostra mortale et per
mostrare la nobiltà del pensiero vi si dipinge l'Aquila, uccello nobile et
di gran volo.
Pentimento.


Pentimento.

Un huomo che stia con ambi le mani ad un aratro, in atto di voler
lavorare la terra e con la faccia guardi dietro con la testa piegata
in modo che mostri affatto alienatione d'animo da quella attione alla
quale s'era applicato et è conforme alle parole di Christo Signor Nostro
nel Vangelo.
Pentimento de' Peccati.


Pentimento de' Peccati.

Huomo vestito di nero, fodrato di tanè, starà in ginocchione, perco-
tendosi con la destra mano il petto, col capo alquanto chino, con
gl'occhi rivolti al cielo, piangendo dirottamente, haverà un Pellicano a
canto.
Pentimento è quel dolore e quella puntura che tormenta et affligge
l'huomo, per la bruttezza, dishonore e danno dell'error commesso, giu-
dicato dalla conscienza, onde il Profeta nel Salmo 28. così dice Non è
pace nell'ossa mie dalla faccia del peccato mio
.
Il color del vestimento et il percotersi il petto significano dolore et
rendersi in colpa de gl'errori commessi, per le ragioni dette di sopra.
Lo stare in ginocchione mirando il Cielo è dimandar perdono delle
offese fatte a Dio per propria colpa.


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