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Boccaccio, Giovanni - Decameron » Ripa, Cesare Iconologia - p. 422

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


suoi Scolari che dovessero nutrire il Gallo, cioè la purità et sincerità de
gli animi loro, et Socrate, appresso Platone, quando era per morire lasciò
nel suo testamento un Gallo ad Esculapio, volendo in quel modo mostra-
re il saggio Filosofo che rendeva alla divina bontà curatrice di tutti i ma-
li l'anima sua pura et sincera come era prima. Onde Giulio Camillo
nel fine della canzone in morte del Delfin di Francia così disse:
Ma a te Esculapio adorno
Ei sacrò pria l'augel nuncio del giorno.

Querela a Dio.


Querela a Dio.

Donna vestita d'un candido velo, che havendo il viso mesto et la-
grimevole rivolto al cielo et la mano destra al petto mostri l'altra
mano esser morsicata da fieri et velenosi serpenti.
La mestitia del volto dimostra qual sia l'affeto della querela.


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