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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


L'esser scapigliata dimostra che essendo chi sta in servitù obligato alli
servitii del Padrone non può attendere alli suoi, come ben dimostra Ari-
stotele nel primo lib. della Politica dicendo che il servo sia istromento
attivo animato con ragione, tutto d'altri et nulla di se stesso.
Il color bianco del vestimento denota la candida et pura fedeltà, la
quale continuamente deve regnare nel servo, come dice S. Matteo xxv.
Euge serve bone et fidelis, quia in pauca fuisti fidelis, etc.
Il giogo in spalla anticamente era posto per simbolo della servitù, co-
me narra Pierio Valeriano nel lib. 47. de suoi Hieroglifici, come anco fa
mentione Seneca in Hercole Furente, dove dice:
Quot iste famulus tradidit Reges neci
Cur ergo Regi servit et patitur iugum?

Et Plauto in Milite:
Nam homini servo suos
Domitos oportet habere oculos et manus.

Et, come habbiamo detto, in cambio del giogo si potrà rappresentare
che tenghi un grave sasso, percioché veramente è duro et grave il sop-
portare il peso della servitù, come dice Seneca in Troade:
Durum, invisum, grave est servitium ferre.
L'habito corto et i piedi nudi et alati significano che conviene alla
servitù la prontezza et velocità.
Il caminar con li piedi sopra le spine dinota gl'incommodi et difficul-
tà che patisce di continuo chi in servitù si trova. Onde Dante nel 5. del
Purgatorio così dice:
Et proverai sì come sa di sale
Lo pane altrui et quanto è duro calle
Lo scender, e 'l salire per l'altrui scale.

La Grue con il sasso nel piede, come dicemmo, significa la vigilanza
che i servitori debbano havere per servigio de i lor Padroni, come dice il
Signor Nostro Giesù Christo: Beati servi illi, quos cum venerit dominus invenerit
vigilantes.

Servitù per forza.


Servitù per forza.

Donna con il capo raso, magra, scalza et mal vestita, che habbia
segnato il viso da qualche carattere et che sia legata con catene et
ferri alli piedi.
La servitù di cui parliamo vien detta a servando, percioché, essendo al-
cuni presi alla guerra, non s'ammazzavano, ma si servavano et si faceva-
no servi, i quali si chiamavano per forza.
Si dipinge con il capo raso, percioché appresso i Greci et Latini (come
riferisce Pierio Valeriano lib. 32. ne' suoi Hieroglifici) era manifesto
segno di servitù.
L'esser magra, scalza et mal vestita, dimostra in questa spetie di servi-
tù la povertà del vitto, gl'incommodi et non havere cosa alcuna che la
sollevi, ripari et che cuopra le sue miserie.


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