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Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Solitudine.


Solitudine.

Donna vestita di bianco, con un Passaro solitario in cima del ca-
po; terrà sotto il braccio destro un Lepre et nella sinistra un libro,
stando in luogo remoto et solitario et però dicesi che la solitudine è ha-
bitatione de gl'huomini in luogo rustico et remoto lungi dalle conversa-
tioni del volgo et da publici et privati maneggi della Patria, essercitando
religioni, dottrine o qualche virtuosa attione; et il Petrarca nel Sonet-
to 28.:
Solo e pensoso i più diserti campi
Vo misurando, a passi tardi, e lenti.

Il color bianco del vestimento significa l'intentione di colui che habi-
ta nella solitudine, che è di mantenersi candido et puro da ogni sorte di
macchia che possa imbrattare l'anima, o da negotii che la coloriscono,
o da gl'amori mondani che la rendono fosca, onde il Petrarca nel Sonet-
to 222. sopra di ciò così dice:
Cercato ho sempre solitaria vita
Le rive il sanno, le campagne e i boschi,
Per fuggir quest'ingegni sordi e loschi,
Che la strada del Cielo hanno smarrita.

Il Passaro, come dicemmo, è per sua natura uccello solitario, come di-
ce il Salmo 91.:
Factus sum sicut passer solitarius in tecto.
Gli si mette sotto il braccio destro il Lepre, percioché volendo gl'Egit-
tii, come narra Pierio Valeriano nel lib. 13., significare l'huomo solitario
si dipingevono un Lepore nel suo covile, atteso che questo animale sta so-
lo et rare volte se ne trovono nel medesimo covile due, o quando stanno
vicino, stanno lontano l' uno dall'altro per spatio d'una pezza di terra.
Il libro ci dimostra che il fine dell'huomo solitario deve essere lo stu-
dio di sapienza et di dottrina, altrimente la solitudine è cosa degna d'in-
famia; però disse Aristotile nel primo lib. della Politica che l'huomo so-
litario o è Angelo o bestia, per Angelo intendendo quel che satio delle co-
se mondane si rivolta alle contemplationi et gode in se stesso, ne gl'Ange-
li, ne gl'huomini, nelle piante et in tutte le cose, rendendo le lodi che de-
ve al suo Creatore, per bestia, dall'altra banda, quel che vive in solitudi-
ne per poltroneria, perché la vita solitaria, a chi non ha dottrina è piena
d'insidie, di paura, come disse Cicerone nel primo lib. de Fini., et a chi
non ha religione è biasmevole et vituperosa.


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