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Epicurus - Epistula ad Menoeceum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 465

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Il cornucopia di cui esce il fumo dimostra la cagione del sonno essere i
vapori, i quali salendo alla testa lo cangiano et per mezzo di esso si ri-
solvano.
La verga si dipinge per lo costume antico che diede a Mercurio la ver-
ga con la quale dispensava a' mortali o il sonno o la morte, come i Poeti
raccontano et Virgilio nel v. dell'Eneide, descrivendo il Sonno che fece ca-
der Palinuro dalla nave in mare, dice che portava un ramo infuso et ba-
gnato nell'onde stigie.
L'ali e l'età giovenile dimostrano la velocità del sonno e la piace-
volezza dell'hore, che dormendo si spendono. Però disse Seneca:
O Sonno almo ristoro alle fatiche
De' mortali et dell'animo quiete
E del vivere human la miglior parte
O de la bella Astrea veloce figlio
E de la Morte languido fratello,
Che insieme mesci il vero et la bugia
E quel che dee venir chiaro ci mostri
Con certo e spesso (ahimé) con tristo nuncio,
Padre di tutto, porto de la vita
Riposo de la luce et de la notte,
Fido compagno tu non più riguardi
Al Re che al servo, ma vieni egualmente
A l'uno et l'altro e ne le stanche membra
Placido entrando la stanchezza scacci
E a quel che tanto temono i mortali
Li avezzi sì che imparino il morire.

Et queste cose non hanno bisogno di dichiaratione, per esser ampla de-
scrittione poetica tirata da gl'effetti che si vedono et si trovano del sonno.
Sonno. C


Sonno.

Il Doni finse per lo Sonno un huomo che dorme tra due Tassi, con al-
cuni ghiri appresso, i quali sono animali inclinatissimi a dormire.
Sorte. A


Sorte.

Donna vestita di color mischio, nella destra mano tiene una co-
rona d'oro et una borsa piena et nella sinistra una corda.
Il color mischio significa la varietà delle sorti.
La corona d'oro et il laccio sono segno che per sorte ad alcuno tocca
la felicità, ad altri l'infortunio et il discorrere se la sorte sia o che cosa
sia è opra da trattare in altr'occasione. Basta solo che noi sorte diman-
diamo i rari avenimenti delle cose, che sono fuor dell'intentione dell'agen-
te, il che fu espresso benissimo conforme a questa figura, in quei quattro
versi tradotti d'Ausonio di Greco in questa guisa:


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