BIVIO: Biblioteca Virtuale On-Line
Rime » Ripa, Cesare Iconologia - p. 201 » Averroes - In Metaphysicam » Ripa, Cesare Iconologia - p. 473

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


L'hasta di legno mostra stabilità, come la canna il contrario, per la de-
bolezza sua, come si è detto al suo luogo, perché come si suol dire volgar-
mente:   Chi male s'appoggia presto cade.
La statua di Saturno, sopra la quale sta posata l'hasta è indicio che ve-
ra stabilità non può essere ove è il tempo, essendo tutte le cose nelle qua-
li esso opra soggette inviolabilmente alla mutatione, onde il Petrarca
volendo dire un miracolo et effetto di beatitudine nel Trionfo della Divi-
nità
scrisse:
Vidi restare colui, che mai non stette
Ma variando suol tutto cangiare.

Et dove è il tempo vi è tanto annessa la mutatione, che stima ancor
esser opra da sapiente il sapersi mutare d'opinione et di giuditio,
onde l'istesso Poeta disse:
Per tanto variar Natura è bella.
Se bene ricorda l'Apostolo che chi sta in piedi con le virtù, sopra le qua-
li non può né tempo, né moto, deve avertire molto bene di non cascare
in qualche vitio, acciò poi non si dica:   Stultus ut Luna mutatur.
Stabilità. B


Stabilità.

Donna che stia a sedere sopra d'un piedestallo alto, tenendo sotto a i
piedi una palla di colonna, in grembo molte Medaglie.
Stagioni dell'Anno. Primavera.


Stagioni dell'Anno.
Primavera.


Una Fanciulla coronata di mortella et che habbia piene le mani di
varii fiori, haverà appresso di sè alcuni animali giovanetti che
scherzono.
Fanciulla si dipinge, percioché la Primavera si chiama l'infantia dell'
anno, per essere la terra piena d'humori generativi, da' quali si vede cre-
scere frondi, fiori et frutti ne gli arbori et nell'herbe.
Gli si dà la ghirlanda di mortella, percioché Horatio nel libro primo
Ode 4. così dice:
Nunc decet aut viridi nitidum caput impedire myrto,
Aut florae, terrae quem ferunt solutae.

I fiori et gl'animali che scherzano sono conforme a quello che dice
Ovidio nel lib. primo de' Fasti:
Omnia tunc florent, tunc est nova temporis aetas
Et nova de gravido palmite gemma tumet.
Et modo formatis operitur frondibus arbor,
Prodit et in summum seminis herba solum.
Et tepidum volucres concentibus aera mulcent,
Ludit et in pratis luxuriatque pecus.
Tunc blandi soles, ignotaque prodit hirundo,
Et luteum celsa sub trabe fingit opus
Tunc patitur cultus ager et renovatur aratro;
Haec anni novitas iure vocanda fuit.


pagina successiva »
 
p. 473