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Epicurus - Epistula ad Menoeceum » Ripa, Cesare Iconologia - p. 47

Ripa, Cesare

Iconologia overo Descrittione di diverse Imagini cavate dall'antichità et di propria inventione [1603]


Calamità


Calamità.

Donna mesta, vestita di nero et mal' in arnase, mostrandosi de-
bole si regga sopra una canna, tenendo in mano un mazzo di spighe
di grano rotte e fracassate come quelle che vengono abbattute dalla
tempesta.
Il vestimento nero significa malinconia, ch'è compagna perpetua del-
la calamità.
S'appoggia alla canna, perché non si truova maggior calamità che
quella di colui che sta in pericolo di ruinare, il quale si conduce molte
volte a desiderare la morte per rimedio et la canna per essere vacua et
poco densa, facilmente si spezza al sopravenimento del peso, come fa-
cilmente mancano le speranze di questo mondo, perché ogni sorte di
vento ancorché debole è bastante a mandare in ruina et la fabrica et li
fondamenti delle nostre speranze et per questo si domanda calamità da i
calami delle canne.
Il mazzo del grano acconcio, come detto habbiamo, significa la per-
ditione et ruina delle biade, che è il principio della nostra calamità.
Calamità o Miseria


Calamità o Miseria.

Donna asciuta, tutta piena di lepra con pochissimi panni che
le coprono le parti vergognose et con alcuni cagnoli che li stia-
no lambendo le piaghe delle gambe, terrà le mani in atto di dimandare
elemosina.
Calamità et Miseria


Calamità et Miseria.

Donna mesta, ignuda, a sedere sopra un fascio di canne rotte e spez-
zate in molti pezzi in mezo a un canneto.
Si dipinge mesta, percioché la miseria rende l'huomo mesto et ancor-
ché la Fortuna se gli mostri alquanto benigna, nondimeno non si rallegra
mai, come dimostra Seneca in Thyeste:
Proprium hoc miseros sequitur vitium
Rideat felix Fortuna licet
Numquam rebus credere laetis
Tamen afflictos gaudere piget.

Si fa a sedere, per mostrare che le sue speranze sono andate a terra et
ella insieme con esse, perché dice S. Agostino nel lib. de Fin. la miseria è a-
bondanza di tribulatione.
Le canne fracassate furono sempre poste anticamente per significare la
calamità, da che i Romani pigliorno poi il nome di calamità, dimandan-
do calami le canne.
Calunnia


Calunnia.

Donna che mostri essere sdegnata, nella sinistra mano tenga un
torchio acceso et con la destra prenda per i capegli un giovanetto
nudo et lo stringa, il quale alzi le mani giunte al Cielo et da una parte
vi sarà un basalisco.
Dipingesi con viso iracondo, perché è cagionata dall'iracondia et dal-
lo sdegno.
Il torchio acceso dimostra che la calunnia è instrumento attissimo ad


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